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Caccia, siglati gli accordi tra la Provincia di Terni e le province limitrofe per la mobilità venatoria

martedì 1 settembre 2009
Caccia, siglati gli accordi tra la Provincia di Terni e le province limitrofe per la mobilità venatoria

Il presidente della Provincia di Terni Feliciano Polli e l'assessore alla Caccia di Palazzo Bazzani Filippo Beco hanno illustrato stamattina ai giornalisti il contenuto degli accordi per la mobilità venatoria con le Province di Rieti, Viterbo, Roma, e Latina, approvati stamattina dalla giunta provinciale in vista dell'avvio della stagione 2009/2010.
Nel corso della conferenza stampa nella sala del Consiglio, Polli e Beco hanno reso noto che sono in via di definizione anche le intese con l'Aquila e Frosinone e che gli accordi già stipulati entreranno in vigore dal prossimo 1° ottobre con il sistema della teleprenotazione. Quelli con Rieti, di durata triennale, prevedono 250 accessi per 20 giornate di caccia, con Viterbo l'intesa annuale prevede invece 295 posti sempre per 20 giornate, mentre 125 sono quelli stabiliti con Roma su 20 giornate. Gli accessi a Latina e in Toscana verranno regolati dagli accordi regionali. Per quanto riguarda i cinghiali, le battute non saranno consentite il 20 settembre, giorno di apertura della caccia, essendo previste invece il 23 e il 27 settembre e il 1° e 4 ottobre.

L'attività di contenimento andrà avanti fino al 22 settembre. Per le pre aperture del 2 e 6 settembre non sono previste deroghe ai divieti per fringuello e storno, mentre si avvierà uno studio sull'incidenza di quest'ultima specie sui danni complessivi all'agricoltura. "Gli accordi raggiunti - hanno detto Polli e Beco - riflettono l'impostazione generale della Provincia di Terni orientata a una politica di collaborazione e scelte concertate con le Province limitrofe e in continuità con le consolidate tradizioni venatorie.

Questa prima fase è stata caratterizzata da un clima positivo fra tutti i soggetti interessati, sia del settore venatorio che di quello agricolo e ambientalista, i quali hanno contribuito insieme all'amministrazione provinciale e all'Atc n. 3 a delineare l'attuale quadro di riferimento anche per l'attività di contenimento dei cinghiali. Occorre ora proseguire sulla falsariga di quanto già positivamente fatto per dar vita a politiche in grado di superare la fase emergenziale e garantire risposte strutturali e programmate alle esigenze, alle aspettative e agli interessi del mondo faunistico-venatorio. Quest'importante risultato è un primo passo al quale la Provincia intende dar seguito, con lo stesso spirito e lo stesso impegno, continuando a svolgere un ruolo attivo anche per il futuro".

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