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I legali degli indagati all'opera per il dissequestro: "in regola i permessi per costruire"

giovedì 23 aprile 2009

Sembra che  possano essere dissequestrate in breve le due costruzioni ai piedi della Rupe a cui, nei giorni scorsi, su mandato della Procura del Tribunale di Orvieto hanno messo i sigilli Carabinieri e  Guardia forestale. I legali degli otto indagati stanno infatti contestando il provvedimento e producendo gli atti per il dissequestro, in quanto i permessi per costruire e le autorizzazioni paesistiche risulterebbero in regola.

Di conseguenza sarebbe pretestuoso, secondo i legali degli indagati, invocare il reato di distruzione e danneggiamento di bellezze naturali sancito dall' Articolo 734 del Codice penale, come pure non ci sarebbero difformità, a loro avviso, dalle norme di attuazione del Regolamento edilizio, ma è semplicemente diverso il modo di intendere il vincolo dei metri quadri rispetto alle destinazioni d'uso.

Il sequestro preventivo, che ha il compito di impedire che il reato venga portato alle estreme conseguenze, potrebbe dunque essere revocato, né è detto che si giunga alla citazione diretta.

 


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