ambiente

Politica del paesaggio. Aperto il convegno internazionale di Orvieto

giovedì 19 marzo 2009

Promuovere una "cultura del paesaggio" come volando di sviluppo del territorio e come patrimonio identitario di una regione e della sua storia: di questo si è parlato nel corso della prima giornata del convegno internazionale "Verso una politica del paesaggio" che, promosso dalla Regione Umbria, si è aperto oggi ad Orvieto. Una giornata dedicata ad illustrare "buone pratiche" e progetti sui temi del paesaggio legato allo sviluppo rurale, all'ambiente, al territorio ed alla comunicazione, attraverso il confronto ed il coinvolgimento del mondo delle istituzioni e della comunità scientifica. Obiettivo primario, accrescere l'attenzione comune sul tema e sensibilizzare amministratori, tecnici, operatori economici ed attori sociali.

"Difendendo e valorizzando il paesaggio - ha detto l'assessore regionale all'agricoltura Carlo Liviantoni aprendo i lavori del convegno - difendiamo il patrimonio naturalistico e storico della nostra comunità. Una politica per il paesaggio deve essere fortemente radicata nel territorio, dare voce alle sue potenzialità e fornire le metodologie e gli strumenti necessari. Su questa strategia è fondato l'impegno della Regione Umbria per la tutela e la promozione del paesaggio come fattore di competitività, capace di proiettare l'Umbria in contesti nazionali ed europei grazie alla valorizzazione delle risorse territoriali e del proprio tessuto produttivo. Dobbiamo - ha proseguito l'assessore - saper rispondere alla domanda interna di trasformazione favorendo la coesione e l'integrazione territoriale in direzione di una maggiore competitività. La salvaguardia del paesaggio richiede una armonizzazione delle diverse politiche e strumenti di settore. Occorre quindi disporre - ha concluso Liviantoni - di un quadro certo di riferimento, tanto più per un territorio come quello umbro che, per la sue caratteristiche e dimensioni, consente una visione comune".

"Sono due, in particolare, i progetti che la Regione ha elaborato per valorizzare la verde Umbria, uno relativo ai paesaggi viticoli e l'altro per la costituzione di una rete regionale ed europea dei giardini storici e dei parchi nel paesaggio rurale", ha spiegato Paolo Papa, del Servizio Aree protette e Valorizzazione dei sistemi naturalistici e paesaggistici della Regione Umbria, tra i relatori del convegno. "La rete regionale dei giardini - ha continuato - sarà collegata alla rete europea per lo scambio di buone pratiche, competenze e progetti. Inoltre, per sensibilizzare i cittadini alle tematiche della tutela del paesaggio, è attivo il portale sui paesaggi mediterranei (all'indirizzo www.paysmed.net) gestito dalla Regione Umbria nell'ambito del progetto Interreg PaysDoc: un ‘occhio' sempre aperto sul paesaggio, attraverso foto, video e notizie sempre aggiornate. Si tratta di un progetto innovativo e di grande importanza, che consente un monitoraggio costante dei cambiamenti in atto nei paesaggi mediterranei e nello stesso tempo fa conoscere e promuove l'identità culturale del territorio".

Fra gli interventi della mattinata da segnalare la lectio magistralis del regista Folco Quilici e la proiezione del suo documentario "L'Italia vista dal cielo - Umbria 1976".

Domani, venerdì 20 marzo, i lavori del convegno prevedono (dalle ore 9.30, nella Sala dei 400 di Palazzo del Popolo) interventi sulla costruzione del Piano Paesaggistico regionale dell'Umbria e una tavola rotonda su "un nuovo sistema di governance per il paesaggio", con il coordinamento del vicepresidente della Giunta regionale Liviantoni e le conclusioni dell'assessore all'Ambiente e Sviluppo sostenibile della Regione Umbria Lamberto Bottini.