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Polemiche sui lavori in corso. Altra Città chiede chiarezza sui parcheggi alle ex Zitelle Sperse, Italia Nostra chiede i permessi della Soprintendenza

venerdì 20 febbraio 2009
di monica

Continuano le polemiche sui lavori di riqualificazione del centro storico. Dopo che nel pomeriggio di venerdi è stato abbattuto il secondo albero di Piazza Fracassini, nonostante le proteste messe in atto da un nutrito gruppo di cittadini, l'attenzione si sposta verso altri cantieri al lavoro in città.

Il Consigliere Maurizio Conticelli di Altra Città chiede con una lettera indirizzata al Sindaco di Orvieto e agli Assessorati all'Urbanistica della Provincia di Terni e della Regione Umbria, che si sospenda l'iter posto in essere per il recupero di parcheggi coperti annessi al complesso edilizio delle ex Zitelle Sperse, già di proprietà comunale ed alienato per riequilibrare il bilancio comunale. Da Altra Città si evidenzia che il Comune di Orvieto, con delibera consiliare n. 187 del 19/12/2008, ha adottato il piano di recupero, successivamente pubblicato per le osservazioni, piano che prevede la realizzazione di un corpo di fabbrica interrato per ricavare i parcheggi di pertinenza degli alloggi e la successiva sistemazione a verde della superficie esterna.

Nella lettera Conticelli afferma che l'adozione del piano di recupero è avvenuta senza la zonazione preventiva prevista dall'art. 11 comma 4 della L.R. 12/2008 inerente i centri storici; ciò costituisce un precedente da evitare e, se non disciplinato come previsto per legge, - continua il Consigliere, - rischia di compromettere il disegno architettonico-urbano del centro storico. Il gruppo consiliare di Altra Città chiede quindi al Comune di sospendere l'iter del piano in attesa di chiarimenti su quanto evidenziato; agli uffici provinciali e regionali si chiede di approfondire la vicenda.

Ma il complesso delle ex Zitelle Sperse e Piazza Fracassini non sono i soli luoghi oggetto di lavori sotto la lente dell'opinione pubblica. Arriva dalla locale sezione di Italia Nostra ad opera del responsabile orvietano, Lucio Riccetti, una richiesta nei confronti del Comune per sapere se per i lavori nel centro storico siano stati ottenuti tutti i permessi e le autorizzazioni dalla Soprintendenza. Riccetti si mostra preoccupato soprattutto per il cantiere di Piazza Montemarte, che potrebbe essere interessato dal rinvenimento di reperti archeologici. Italia Nostra avrebbe auspicato l'effettuazione di accurate indagini storico-archeologiche prima di dar corso ai lavori, ritenuti non indispensabili e non in armonia con il tessuto urbano già esistente e bollati come "un'autentica minaccia per la conservazione del centro storico".

Grande polverone alzato quindi dai cantieri aperti nel centro storico e a Ciconia, dove i commercianti di Piazza degli Aceri attendono risposte che tardano a venire dagli uffici preposti. Intanto sono partiti i lavori su via della Direttissima, a Orvieto Scalo, per la costruzione di una rotatoria, intervento che ha reso necessario l'abbattimento di due alberi.