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Comparto estrattivo: i lavoratori della SECE esprimono le loro ragioni e chiedono un confronto col territorio

martedì 2 dicembre 2008
Grande la preoccupazione dei lavoratori della SECE Spa per il protrarsi di una situazione di continua polemica sulle vicende connesse al settore estrattivo: l'hanno espressa oggi nel corso di un'assemblea sindacale, sottolineando come nella comunicazione continui ad emergere un'unica posizione, quella che descrive il comparto estrattivo come un settore residuale in termini occupazionali e in termini di contributo al Pil del territorio, oltre che uno dei maggiori rischi per la tutela del territorio stesso. Per questo i dipendenti della Sece chiedono occasioni di dibattito pubblico per far emergere anche il loro punto di vista, esigenza che verrà promossa nei prossimi giorni attraverso le rappresentanze sindacali. In particolare, i lavoratori della Sece respingono l’atteggiamento di sufficienza di chi ritiene che la difesa del proprio posto di lavoro avvenga a scapito dell’interesse generale, vogliono piuttosto che la discussione circa lo sviluppo del territorio si faccia con il coinvolgimento di tutti i cittadini, coscienti che non si parla di qualche lavoratore, ma di centinaia di posti di lavoro, diretti e nell’indotto. Sottolineano inoltre che anche per loro la tutela del territorio nel quale sono nati e lavorano è un bene essenziale, ma che non sono affetti dalla sindrome NIMBY (Not In My Back Yard): “fate tutto purchè fuori dal mio giardino”.