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Il contenimento della specie cinghiale e l'aumento del fondo per i danni provocati agli agricoltori all'attenzione del Consiglio provinciale

martedì 22 luglio 2008
Via libera ufficiale all’aumento dei controlli e della prevenzione contro i danni dei cinghiali. Lo hanno stabilito stamattina la Seconda Commissione consiliare e la “Controllo e Garanzia” unitamente alla Giunta provinciale redigendo ed approvando un atto deliberativo che l’esecutivo di Palazzo Bazzani si accingerà ad approvare in tempi molto rapidi. Nel documento sono state recepite le indicazioni emerse a seguito delle audizioni svolte dalle due Commissioni con tutti i soggetti interessati al problema dei danni alle colture agricole, compresi i cacciatori, le cui associazioni sono state convocate stamattina in Provincia per l’audizione programmata dalla seduta congiunta di Seconda Commissione e “Controllo e Garanzia”. Tutti i soggetti interessati e le autorità competenti, compresa la Polizia locale, i cacciatori e gli agricoltori, saranno coinvolti nelle operazioni finalizzate a ridurre drasticamente un problema che è ormai diventato un vero e proprio allarme per le attività economiche legate all’agricoltura. Il documento è stato condiviso anche dall’Atc n. 3 Ternano-Orvietano. Intanto, sul medesimo problema, il Consiglio Provinciale ha chiesto, con un ordine del giorno approvato all'unanimità nella seduta di ieri, di integrare il fondo per la liquidazione dei danni provocati dai nocivi, soprattutto cinghiali, alle colture agricole attraverso incrementi finanziari che coprano il reale fabbisogno degli agricoltori. La proposta era stata avanzata sempre dalla Seconda Commissione consiliare e dalla Commissione Controllo e Garanzia per affrontare e risolvere il problema dei danni e dei risarcimenti. “La Regione Umbria – si legge nell’odg – integri il fondo destinato alle liquidazione e al contenimento delle specie attraverso ulteriori stanziamenti derivanti eccezionalmente dalla fiscalità generale senza far gravare l’intero onere sul mondo venatorio. La Regione stessa – si aggiunge poi – attraverso la Conferenza Stato-Regioni, richieda al Governo di trasferire almeno una parte delle concessioni governative versate dai cacciatori, come avvenuto con la Finanziaria 2001, e che ammontano al doppio delle tasse regionali. E’ assolutamente urgente – conclude il testo licenziato dall’Assemblea elettiva di Palazzo Bazzani – affrontare il problema del contenimento dei cinghiali e, di conseguenza, dei danni da essi provocati alle colture agricole, predisponendo un piano straordinario che preveda modalità e tempi certi di attuazione”. Torquato Petrineschi (FI-PDL) ha illustrato il contenuto dell’odg ricordando che i danni ammontano a 450.000 euro ed affermando che quello condiviso ed adottato in Provincia per trattare il problema è stato un metodo positivo che va esportato anche in altri Enti istituzionali deputati ad assumere scelte in materia, come il Consiglio regionale. Mario Montegiove (Capogruppo AN-PDL) ha sottolineato la necessità di una corretta politica di contenimento per salvaguardare agricoltori e ambiente, mentre Roberto Forbicioni (Capogruppo SD) ha chiesto misure strutturali per affrontare le emergenze e per dare risposte certe e durature agli agricoltori. L’Assessore alla Caccia, Gianni Pelini, ha infine sostenuto la tesi che gli eventuali ulteriori fondi debbano essere utilizzati per la gestione e il contenimento dei nocivi piuttosto che per pagare i danni, “tenendo conto – ha osservato – che la maggior parte degli animali che causa problemi all’agricoltura appartengono a specie protette”.