ambiente

Di fronte all'appello lanciato dal Governo fermo no del Sindaco Mocio ai rifiuti campani

martedì 1 luglio 2008
Il Sindaco Stefano Mocio ha approfittato dell’odierna conferenza stampa sulle prospettive del Centro Studi Città di Orvieto per dichiarare in modo forte ed inequivocabile il suo NO ad ogni eventualità di conferimento dei rifiuti provenienti dalla Campania presso l’impianto industriale de “Le Crete” a fronte dell’appello alla solidarietà delle Regioni Italiane lanciato dal Governo. “Deve essere chiaro – ha dichiarato – il Sindaco di Orvieto non è assolutamente disponibile ad accettare questi rifiuti. Sosteniamo con forza il lavoro della Presidente della Giunta Regionale, Maria Rita Lorenzetti, e dell’Assessore all'Ambiente, Lamberto Bottini, per evitare che in Umbria arrivino rifiuti da Napoli”. “La nostra sensibilità personale e la sensibilità politica verso questa situazione non sono mai venute meno – ha aggiunto - e la prima volta in cui si corse alla solidarietà l’Umbria e Orvieto non si tirarono indietro. Siamo poi dovuti ricorrere al Giudice per cercare di ottenere i 2 milioni di euro che il Commissariato per l’Emergenza rifiuti in Campania ancora ci deve per quella vecchia emergenza. Ma il punto non è questo. Io non ce l’ho con quelle popolazioni e amo la Campania, ma dico che possiamo davvero aiutarli solo dicendo loro che devono fare le discariche e gli impianti di smaltimento. Per aiutare davvero la Campania bisogna dire no al traffico di rifiuti per l’Italia". "Molti anni fa - ha continuato il Sindaco - la nostra città ha imboccato una strada importante nella direzione della gestione e dello smaltimento dei rifiuti, e su quella strada stiamo proseguendo. Sta procedendo il programma approvato in Consiglio Comunale nella direzione della gestione del sistema rifiuti in un’ottica di valorizzazione energetica, di sperimentazione del fotovoltaico e di confronto su come affrontare in futuro l’utilizzo delle fonti alternative. In autunno partirà la raccolta differenziata. A fronte del lievitare dei costi del petrolio e dei carburanti, è evidente che anche le singole realtà devono ragionare di fonti energetiche alternative. Vogliamo dare una prospettiva certa rispetto al nostro programma di sviluppo delle risorse energetiche alternative. I nostri interessi sono di tutela ambientale”. “Noi non vogliamo ripercorrere le esperienze del passato, – ha concluso - è evidente che nell’emergenza in atto si va alla ricerca di siti italiani che possono contenere rifiuti, e siccome Orvieto continua ad essere uno degli impianti più moderni e più sicuri a livello nazionale e ha ancora capacità di contenere rifiuti, i rischi si corrono. Perciò, sin da subito, noi diciamo un deciso NO. Senza Se e senza Ma”.