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Rinnovata la Convenzione tra Provincia e WWF per la gestione dell'Oasi di Alviano: 62 mila euro ritenuti insufficienti dal Direttore dimissionario

giovedì 6 marzo 2008
Approvato all’unanimità dal Consiglio provinciale nella seduta di ieri il rinnovo per altri due anni della convenzione con il WWF Italia per la gestione dell’Oasi di Alviano. Con lo stesso atto è stato anche quantificato il contributo annuale che è stato fissato in circa 62 mila euro, la metà dei quali messi a disposizione dalla Provincia ed il restante 50% da Endesa Italia srl. In base all’accordo, il WWF dovrà redigere un programma di gestione biennale che dovrà essere approvato dalla Provincia, stilare una relazione dettagliata sull’andamento della gestione complessiva dell’Oasi entro il primo mese successivo ad ogni scadenza annuale, promuovere e gestire le iniziative finalizzate alla diffusione della conoscenza del sito naturalistico e del suo patrimonio, promuovere la formazione del personale, provvedere alla vigilanza, alla zonizzazione dell’area protetta ed al suo controllo, alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle strutture. La nuova convenzione scadrà il 1° marzo del 2010. Per l’Amministrazione provinciale la valorizzazione dell’Oasi di Alviano assume particolare valore e, nonostante la diminuzione dei trasferimenti e le minori risorse per titoli specifici, è stato mantenuto lo standard di partecipazione finanziaria precedente, che aveva registrato, nel corso degli anni, gli incrementi previsti. Come è noto, il contributo è stato ritenuto del tutto insufficiente, rispetto ai compiti del gestore e alle esigenze dell'area, dal direttore dell'Oasi, il professor Gianni Cardinali, che pochi giorni fa si è dimesso dall'incarico per lasciare a disposizione di altro e di altri la sua pur modesta parcella. Sul fatto sono pervenuti commenti e gesti solidali di cittadini, ma nessuna presa di posizione ufficiale né da parte della Provincia, né da parte del WWF nazionale. Insomma, il puntiglioso e competente impegno venticinquennale di Cardinali sembrerebbe non aver scalfito, almeno ufficialmente, i vertici.