ambiente

Associazioni di nuovo in piazza sulla questione dei rifiuti

domenica 17 febbraio 2008
Per la seconda volta le associazioni Cittadinanza Attiva, Comitato Nazionale per il Paesaggio, WWF e ARS (Ass.ne per il Rinnovamento della Sinistra) sono scese in piazza con un’iniziativa di sensibilizzazione rivolta alla cittadinanza contro l'attuale gestione delle politiche dei rifiuti a Orvieto. “Questa seconda iniziativa si è resa necessaria – affermano le associazioni in questione - in virtù di una mancata risposta esaustiva da parte dell’amministrazione comunale sul delicato tema che, da qualche tempo a questa parte, ha sollevato una lunga serie di polemiche”. Questo il motivo che ha spinto le associazioni sopra riportate ad allestire un gazebo in Piazza Gualterio, per tutta la giornata di sabato 16 febbraio, proponendo che: - ogni territorio debba gestire e smaltire solo i propri rifiuti, - non arrivino rifiuti speciali da tutta Italia nella discarica delle Crete, - non venga dato il permesso di ampliare la discarica per costruirne una nuova nel terzo calanco. I calanchi non sono discariche ma un patrimonio da salvaguardare, - si inizi subito una raccolta differenziata vera. Le associazioni, inoltre, tengono a precisare che le scelte dell’Amministrazione hanno penalizzano Orvieto perché: - è stata firmata una Convenzione che permette l’ingresso nelle Crete di 130000 tonnellate di rifiuti speciali provenienti da tutta Italia i cui proventi vanno a vantaggio della società ACEA, - il piano Regolatore prevede la possibilità di ampliare la discarica nel terzo calanco, - mancano controlli e monitoraggi intorno alla discarica a discapito della salute dei cittadini e dell’ambiente. Questi i punti che le Associazioni hanno voluto ribadire nel volantino informativo distribuito ai cittadini per sottolineare l’obiettivo della propria battaglia: Non permettiamo che Orvieto passi alla storia come “Città dei rifiuti”. In assenza di rassicurazioni, Cittadinanza Attiva, Comitato Nazionale per il Paesaggio,WWF e ARS , insieme alla cittadinanza e aperte a ogni contributo, promuoveranno una raccolta di firme per un referendum per intervenire su quegli atti ritenuti contrari all’interesse generale.