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Un Piano provinciale delle emissioni nette di CO2: lo chiede a Palazzo Bazzani il gruppo del PD. Prospettato un nuovo bando per la sostituzione degli impianti termici obsoleti

lunedì 28 gennaio 2008
Anche nella nostra provincia dovrebbe essere avviato un percorso che consenta di recensire le quantità di CO2 (anidride carbonica) prodotte dal nostro sistema locale e, quindi, avviare la predisposizione di un “Piano provinciale delle emissioni nette di CO2”. E’ questa la proposta avanzata dal Gruppo del PD in Consiglio provinciale attraverso una mozione. Nella risoluzione finale si chiede all’Assemblea di Palazzo Bazzani di sostenere il protocollo d’intesa stipulato tra UPI nazionale (Unione delle Province d’Italia) e “RINA spa” (soggetto certificato per le verifiche e le certificazioni di compatibilità ambientale), prevedendo azioni coerenti per implementare gli strumenti operativi previsti, fin dalla predisposizione del bilancio preventivo 2008. Viene richiesta, in merito, anche la collaborazione dell’Università di Perugia per formare figure professionali adeguate, della Regione per inserire nel “Piano Energetico Regionale” e nei prossimi bandi opportune risorse e coerenti provvedimenti tesi allo sviluppo delle azioni provinciali per il contenimento delle emissioni di gas serra, e dei Comuni per avviare progettazioni integrate, a valere sui Bandi 2007/2013, per la razionalizzazione e riduzione del traffico veicolare. “E’ ormai appurato –fa notare in merito a quest’ultimo punto il Gruppo del PD in Consiglio provinciale- che l’inquinamento nella nostra provincia è prevalentemente determinato dal traffico (oltre il 50%) e dal polo siderurgico e chimico (oltre il 40%)”. Nella fase di predisposizione del bilancio preventivo dell’Ente dovrà essere coinvolta la 2^ Commissione consiliare al fine di approfondire gli incentivi attivabili per il contenimento degli inquinanti, con particolare riferimento al traffico veicolare e al riscaldamento domestico e degli edifici pubblici del territorio provinciale. La Provincia, inoltre, dovrà predisporre un nuovo bando per cofinanziare la sostituzione degli impianti termici obsoleti in collaborazione con i Comuni e le Associazioni degli installatori e dei consumatori. Il Presidente del Consiglio provinciale dovrà, infine, assumersi l’onere di organizzare, nell’ambito del programma di formazione e in collaborazione con l’UPI, un seminario-incontro sui bilanci provinciali delle emissioni nette di CO2 e sul protocollo d’intesa UPI-RINA. “La Provincia di Terni ed il Consiglio provinciale –si sottolinea nel documento- hanno dimostrato in questi anni sensibilità ed attenzione alle tematiche ambientali, dotandosi di un complesso di strumenti e competenze d’avanguardia nel panorama regionale e nazionale. Dal 1986, infatti, è disponibile uno dei sistemi più avanzati di rilevamento della qualità dell’aria. La nostra rete di monitoraggio è in grado di rilevare, 24 ore su 24, qualità e quantità degli inquinanti urbani che consegnano un quadro scientificamente significativo su inquinamento da benzene, da metalli sulle polveri aerodisperse, da polveri sottili respirabili e da diossine. I risultati di tali azioni di monitoraggio –si legge nella mozione- confermano lo stato di criticità della Conca ternana, pur registrando alcuni miglioramenti conseguiti grazie all’introduzione di adeguamenti tecnologici negli impianti di abbattimento delle emissioni. Ora, però, occorre passare dalle politiche di contenimento dei rischi a quello di definizione delle politiche di promozione di un modello di sviluppo virtuoso ed in grado di contribuire agli obiettivi italiani individuati nel piano della Commissione Europea”. E la predisposizione di un “Piano provinciale delle emissioni nette di CO2” rientra in questo obiettivo.