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Approvato il piano Ittio-Faunistico 2007

martedì 18 settembre 2007
Il Consiglio provinciale di Terni ha approvato ieri con 12 voti favorevoli e 3 astenuti il Piano per la programmazione e la gestione ittio-faunistica 2007 e il consuntivo 2006. Ad accompagnamento del Piano l’Assemblea ha anche votato all’unanimità un ordine del giorno, presentato da Giorgio Finocchio (DS) e sottoscritto da tutti i Gruppi, relativo al Piano Stralcio per il lago di Piediluco. Nell’ordine del giorno si chiede alla Giunta “di attivarsi per lo sblocco, anche nella prossima Finanziaria, delle risorse per l’attuazione del Piano Stralcio, salvaguardando e potenziando l’attività sportiva legata al canottaggio, fonte di attrazione turistica e di prestigio internazionale”. Nel testo si chiede inoltre “di produrre progetti di riqualificazione ambientale, di rinnovare il comitato di gestione, di vigilare sull’utilizzo e il monitoraggio delle acque, in base a ciò che è previsto nella convenzione Endesa e di programmare la graduale riapertura della pesca, ferma restando la tutela delle specie ittiche”. Il Piano ittio-faunistico individua gli interventi per il recupero, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimoni ittico, le azioni di ripopolamento necessarie per potenziare le presenze ittiche nei vari corsi d’acqua ed indica i settori destinati o da destinare a zone di frega, di protezione, di pesca regolamentata ed i campi di gara. Di primaria rilevanza il ruolo svolto in questo ambito dal Laboratorio di Terrìa per l’attività ittiogenica, didattica e di ricerca, quest’ultima finalizzata al recupero di alcune specie autoctone (trota fario e gambero d’acqua dolce nel Bacino del Nera) ed al contenimento di specie esotiche (Progetto siluro nel Lago di Corbara), e per la partecipazione a progetti tesi al monitoraggio della fauna ittica e della qualità delle acque del Lago di Piediluco. Intervenendo prima delle votazioni Torquato Petrineschi (FI) ha espresso un giudizio critico nei confronti del Governo, della Regione, della Provincia e del Comune di Terni per la mancata attivazione delle risorse necessarie all’attuazione del Piano Stralcio per il bacino di Piediluco.