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Torna alla ribalta la variante stradale di Porano. Lettera aperta del Comitato 'Porano così com'è' al Presidente di Altra Città Andrea Scopetti

mercoledì 20 giugno 2007
Caro Presidente Scopetti, in qualità di segretaria del Comitato “Porano così com’è” le indirizzo questa lettera aperta per conoscere quale sia la posizione dell’associazione da lei presieduta “Altra città” a proposito della oramai nota “variante” di Porano, che il Sindaco Brugnoli ha previsto di inserire nel nuovo piano regolatore. Per i nostri lettori è bene riassumere che tale “variante” verrebbe costruita ex-novo in una zona geologicamente dissestata, lungo, dentro e a ridosso di un paese medievale e che, per le alte quote da superare in questo percorso all’interno di un abitato, sono previste la costruzione di un ponte alto circa sei metri a ridosso del vecchio borgo, nonché una sopraelevata nella verde vallata in cui si affaccia la Porano medievale. Tutto questo in nome di una viabilità che non rispetta nessuna regola urbanistica, in quanto non aiuterà a liberare dal traffico l’antico borgo di Porano, ma solo a chiuderla in una morsa di sensi unici, con invito alla velocità, nel bel mezzo del paese. Noi, come Comitato, abbiamo condotto una campagna contro tale variante di cui i giornali locali si sono ampiamente occupati, proponendo un’altra valida soluzione; Italia Nostra, la prestigiosa e antica associazione nazionale di salvaguardia del paesaggio, ha pubblicamente preso posizione in nostro favore in più occasioni. La sua associazione - che ha sede proprio a Porano - ha preso posizione contro il taglio degli alberi alla ex SMEF di Orvieto o sulla destinazione del Vecchio Molino della Nona etc…, ma non ha reso pubblico alcun parere sulla variante di Porano, a meno che non sia sfuggito alla nostra attenzione, nel qualcaso le chiediamo gentilmente di ribadirlo. Il motivo di questa lettera aperta è appunto quello di conoscere e far conoscere al pubblico quale sia la vostra e la sua opinione, quale presidente di Altra Città, su tale scottante argomento. In attesa di leggerla sulle pagine di questo giornale, le porgo i miei migliori saluti e auguri di buon lavoro. Piera Trevisan