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Istituite cinque nuove zone di ripopolamento a cattura in provincia di Terni. 235 ha per Orvieto nella ZRC Mignattaro

giovedì 29 marzo 2007
Su decisione del Consiglio provinciale, il servizio “Programmazione e gestione ittico-faunistica” di Palazzo Bazzani ha proceduto a istituire cinque nuove ZRC, alla revoca di quella di “Collesecco-Dunarobba” e al ridimensionamento di quella di “Casigliano”. Tali aree – destinate alla riproduzione, all’irradiamento ed alla cattura della selvaggina autoctona o naturalizzata per il ripopolamento venatorio e finalizzate anche alla protezione ed alla sosta della selvaggina migratoria - passano, con questo provvedimento da 18 a 22, con un incremento del territorio protetto di circa 1.700 ha. Subito dopo l’approvazione del bilancio di previsione, in calendario per lunedě prossimo 2 aprile, la Provincia investirŕ inoltre ulteriori risorse per la costruzione di recinti per lepri e voliere per fagiani, iniziative che, come ha sottolineato l'assessore Pelini, verranno portate avanti con il pieno coinvolgimento delle Associazioni venatorie e dei cacciatori volontari. Queste le nuove ZRC: “Farnetta”, che comprende 1.278 ha. circa dei territori dei comuni di Montecastrilli ed Avigliano Umbro; “Mignattaro”, che include circa 235 ha. del territorio del comune di Orvieto; “San Gemini”, che si articola su circa 214 ha. nell’omonimo territorio comunale; “Tronco Moscione”, un’area di 408 ha. in comune di Lugnano in Teverina; “Castel Todino”, che prevede un perimetro di circa 560 ha. nei comuni di Acquasparta e Montecastrilli. Alcune variazioni, invece, per la ZRC di “Casigliano”, che viene ridotta da 633 a 411 ha. Le varie proposte verranno affisse nei prossimi giorni agli Albi Pretori dei Comuni interessati e pubblicate sul Bollettino regionale. Entro i successivi 60 giorni i proprietari o i conduttori dei terreni potranno presentare eventuali opposizioni circa la delimitazione delle aree richiedendo la variazione dei confini. Qualora le istanze negative dovessero superare il 60% delle aree interessate, l’Amministrazione provinciale potrŕ rivedere i confini delle ZRC. Una volta concluso questo iter la Provincia provvederŕ alla delimitazione di tali aree con apposite tabelle perimetrali.

Si torna a parlare de La Renara. Rifondazione contraria all'aperura alla caccia di una parte della ZRC