ambiente

I parchi umbri, una risorsa per il territorio

giovedì 16 novembre 2006
Anche le tematiche legate ai parchi dell’Umbria sono state al centro della terza giornata di Umbri@mbiente, la settimana dedicata all’ambiente organizzata dalla Regione Umbria. L’iniziativa, in corso a Perugia fino al 19 novembre, si articola in convegni, seminari, workshop, escursioni e mostre per sviluppare politiche di tutela, promozione e valorizzazione del territorio.Tra gli appuntamenti di oggi era previsto anche l’incontro dal titolo ”I parchi dell’Umbria. A 10 anni dalla loro istituzione”, al quale era presente l’assessore regionale all’agricoltura, Carlo Liviantoni. “A dieci anni dall’istituzione dei Parchi in Umbria – ha detto il vicepresidente della Giunta regionale, Carlo Liviantoni in apertura del convegno sui Parchi - occorre consolidare i risultati raggiunti ed avviare una corretta gestione e tutela di queste risorse che rappresentano un elemento di sviluppo e di crescita della nostra regione”. Liviantoni ha aggiunto che, a proposito, “è indispensabile la ricerca continua di un percorso di sviluppo sostenibile, individuando azioni concrete che, calate nella realtà locale, contribuiscono alla crescita economica del territorio ed alla sua salvaguardia”. Nel corso dell’incontro è stato sottolineato che in Umbria sono presenti sette aree protette che coprono circa il 7,5 per cento della superficie regionale. “La costituzione delle aree naturali protette – hanno riferito i tecnici del Servizio promozione e valorizzazione dei sistemi naturalistici e paesaggistici della Regione – era stata accolta con forti resistenze dalle comunità locali che vedevano nella creazione dei Parchi un nuovo vincolo alla fruizione del territorio. Alla Regione è spettato quindi, anche un forte lavoro di promozione dell’attività che ha portato la popolazione a vedere in questa realtà un’occasione per lo sviluppo della comunità locale”. Dal ’97, con fondi regionali e del Ministero dell’Ambiente, sono stati avviati progetti di recupero ambientale e di edifici storici, oltre al ripristino di vecchi sentieri. L’apertura al pubblico ha inoltre promosso l’avvio di un’attività turistica di qualità. Da segnalare in particolare le iniziative legate alle scolaresche che, nella prossima primavera, porteranno nei Parchi umbri circa tremila ragazzi. Inoltre, a maggio è previsto la visita di alcune scuole medie dei Comuni del Parco Naturale Valle del Ticino che prevede uno scambio di soggiorno tra i ragazzi che, per una settimana, seguiranno corsi di educazione ambientale e laboratori in Umbria ed in Lombardia.

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