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Via libera al Piano di Protezione civile - rischio frana

mercoledì 20 settembre 2006

Il Consiglio provinciale di Terni ha approvato all’unanimità il Piano di Protezione civile – rischio da frana, già adottato dalla Giunta provinciale e sottoposto al vaglio del Comitato provinciale di Protezione civile. Il Piano, che rappresenta uno stralcio di quello più generale di Protezione civile valido per l’intero territorio provinciale e predisposto dalla Provincia di Terni, dalla Prefettura con la collaborazione e il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, riguarda gli eventi derivanti da fenomeni franosi, ad integrazione dello scenario di danno relativo al piano di protezione civile-stralcio rischio idraulico. Il documento contiene tutti gli elementi utili a fronteggiare l’emergenza frane a seguito di eventi meteorologici particolarmente intensi, responsabili anche dei fenomeni di alluvionamento. Sarà inoltre stipulato un protocollo d’intesa tra tutti i soggetti interessati concernente i modelli condivisi d’intervento, riconoscendo la necessità di procedere alla codificazione di comportamenti integrati e correlati per affrontare efficacemente eventuali emergenze legate a movimenti franosi, tenendo anche conto della presenza dell’uomo e delle sue attività.

Lo studio condotto da CNR e APAT (Agenzia per la protezione dell’ambiente e i servizi tecnici) contenuto anche nel Piano provinciale di Protezione civile-rischio da frana, evidenzia che il territorio della provincia di Terni è tra i primi trenta in Italia a più alto rischio di eventi franosi in rapporto alla superficie. Delle circa 400.000 frane riscontrate sul suolo italiano, oltre il 2,5 % infatti insistono sul territorio provinciale (0,7% dell’intera superficie nazionale). Lo studio ha individuato fenomeni di versante per un’estensione pari a circa 174 kmq, valore che determina un indice di franosità (dato dal rapporto superficie in frana/superficie territorio) di poco superiore all’8%. Il dato viene confermato anche dallo studio eseguito sugli effetti delle frane sull’uomo e le sue attività che hanno interessato il territorio ternano nel corso del ventesimo secolo.

Nel periodo 1918-1994 si sono infatti verificati 472 eventi franosi, mettendo in evidenza che per quanto riguarda il rapporto numero di frane/estensione territoriale, il territorio provinciale si attesta al 13° posto (su 104) in una graduatoria che vede la provincia di Napoli al 1° posto.

Si tratta di un atto importante che garantisce certezze in particolar modo sul versante della prevenzione”, ha detto la Vice Presidente della Provincia, Loriana Stella, presentando il piano, mentre il Capogruppo di Alleanza Nazionale, Mario Montegiove, e il Consigliere dell’UDC, Alfredo Santi, hanno posto l’accento sulla necessità di modulare mettere in atto efficaci opere di prevenzione soprattutto nel territorio di Fabro, dell’Orvietano e di Alviano individuando risorse certe a livello locale, regionale e nazionale. Grande attenzione alla pianificazione, evitando eccessive cementificazioni senza una preventiva e attenta analisi del territorio ove si va ad incidere è stato l’auspicio del Consigliere di Rifondazione comunista, Roberto Battistoni, mentre Leo Venturi (DS) ha sottolineato il problema del reperimento delle risorse necessarie in maniera uniforme tra le diverse realtà provinciali.