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Antenne e onde elettromagnetiche allo Scalo: il Sindaco Mocio risponde al consigliere di zona Biancalana. Tutto secondo il Piano di sviluppo partecipato della telefonia mobile

sabato 19 agosto 2006
di laura
Risponde al consigliere di zona di Orvieto Scalo Claudio Biancalana, nello spazio dedicato da orvietonews.it alle domande al primo cittadino, il sindaco di Orvieto Stefano Mocio. Il merito della questione, ripresa dal nostro spazio di interlocuzione con il sindaco dal Giornale dell'Umbria e successivamente da Orvietosi, riguarda le antenne per la telefonia mobile che stanno per installarsi nel parcheggio della funicolare. Il consigliere di zona Biancalana chiedeva al Sindaco, a nostro avviso in modo fermo ma garbato, chiarimenti riguardo all'installazione, da lui definita “non alla luce del sole” delle antenne, e faceva notare i possibili effetti nocivi da elettrosmog. Chiarisce ora tutta la procedura seguita il primo cittadino, affermando che non è affatto vero che si sta agendo di nascosto, e sottolineando che la società che sta istallando i ripetitori è autorizzata, già da quattro anni circa, in base al Piano di Sviluppo di telefonia mobile, che è stato partecipato anche al Cosiglio di Zona. “ Il Comune di Orvieto – prosegue il sindaco Mocio - è tra i primissimi comuni italiani ad aver approvato nel 2002 un proprio regolamento in materia ed un Piano di Sviluppo della telefonia mobile, concertato tra gli uffici ed i gestori del servizio (che, ricordiamo, è annoverato tra quelli "di pubblica utilità"), anche avvalendosi di esperti esterni in materia (ARPA in primis). L'obiettivo principale del Piano di sviluppo, che poi è stato oggetto di ampia diffusione con i locali mass-media, era proprio quello di evitare che, in assenza di un coordinamento 'pubblico' e com'è successo poi nella maggioranza dei comuni italiani, proliferassero molte più antenne (una per ogni gestore), in zone anche sensibili e per lo più in aree private, senza pertanto alcun beneficio economico per la collettività". “Il sito da Lei citato – continua ancora il Sindaco - è proprio tra quelli inseriti nel Piano, in quanto ha tutte le caratteristiche per esserlo e che di sotto riassumiamo: - è sufficientemente lontano da aree "sensibili" (scuole, ospedali, giardini pubblici, etc.); - ha i requisiti ed in particolare lo spazio per essere un "co-sito" ovvero un sito dove alloggiare più gestori (in modo da diminuire il numero complessivo di antenne); inoltre, la scelta progettuale di realizzare tre "torri faro" consente di avere un ulteriore beneficio per la collettività: non appena pronte, le torri saranno attivate e fungeranno anche da pubblica illuminazione, potenziando la luminosità del parcheggio. Come vede abbiamo cercato di fare il possibile – conclude il Sindaco nella sua risposta - per disciplinare un fenomeno complesso ed in rapidissimo sviluppo e che altrove ha creato non pochi problemi, laddove non si è cercato di concertare e mediare con i gestori di telefonia mobile per ottimizzare la scelta dei siti ove alloggiare le antenne”. Considerando che sull'argomento ci sarà anche un incontro diretto con il Consiglio di zona, ci sembra brillantemente risolta quella che è stata definita “una nuova polemica destinata ad innescarsi ai piedi della Rupe”. Ci spiacerebbe infatti che il nostro “Chiedilo al sindaco” - per il quale non ringrazieremo mai abbastanza il sindaco Mocio per la disponibilità e, compatibilmente con i suoi impegni, la puntualità sempre dimostrate – diventasse uno spazio per innescare polemiche, mentre siamo sempre molto lieti quando, come in genere accade, serve a chiarire le idee o ad ottenere dei concreti risultati. Permetteteci infine, visto che tutto è nato, come è stato scritto, dalle “pagine di un giornale on line” - il nostro – una piccola notazione. Lo sappiamo che sui quotidiani cartacei non è consentito nominare i cosiddetti competitor, ma a parte che personalmente lo trovo un uso discutibile che forse bisognerebbe innovare (nihil aeternum est), su internet tuttavia – che è rete, relazione, rimando e campo aperto per eccellenza - gli usi sono diversi: le fonti, infatti, non solo di solito si nominano, ma addirittura vi si fa il link.