ambiente

Allarme rifiuti, serve un’ecocoscienza: dalle 45 tonnellate raccolte per ‘Spiagge pulite’ alle più estreme provocazioni antispreco

domenica 28 maggio 2006
di Davide Pompei
Bottiglie, cassette di polistirolo, lattine, scarpe e pneumatici usati, un numero infinito di buste di plastica e persino lavatrici, bombole del gas, carcasse di motorini e biciclette, reti metalliche da materasso. Questa la tipologia prevalente delle 45 tonnellate di spazzatura raccolte nel fine settimana in oltre 200 località balneari da 90 mila volontari di Legambiente per la campagna «Spiagge e Fondali puliti 2006». L'iniziativa dell’associazione ecologista, organizzata in collaborazione con Corepla e Cial, due consorzi per la raccolta di imballaggi, plastica e rifiuti in genere, è tornata come al solito all'inizio della stagione balneare per bonificare spiagge e fondali, ma anche laghi e fiumi. La grande quantità di rifiuti raccolti, che non accenna a diminuire rispetto agli anni passati, dimostra che il senso civico degli italiani è ancora lontano da livelli accettabili. L'unico dato positivo resta il grande coinvolgimento dei cittadini nella tre giorni di pulizie, compresa la massiccia partecipazione di scuole e amministrazioni comunali. Eppure dovrebbe crescere in tutti una nuova "cultura del rifiuto". E' una realtà che si va facendo strada a livello globale e locale, un tema che si lega alle scelte dei governi e delle amministrazioni, all'economia sostenibile, alla tutela dell'ambiente ma anche allo sviluppo energetico alternativo, al lavoro, alla qualità della vita e alla tutela della salute, alla ri-modulazione degli stili di vita, al riequilibrio fra ricchezze e povertà del mondo (vecchie e nuove). Malgrado lo sconfortante stato di spiagge e fondali, in Italia e in tante realtà europee questo sentire si sta facendo strada, puntando anche sugli eccessi di costume, su vere e proprie provocazioni culturali: accanto a chi butta senza cautele e precauzioni, c’è chi ricicla e riusa, chi è drasticamente contro gli sprechi. In questo dossier riportiamo alcune esperienze estreme: una mostra polisensoriale a Firenze, il progetto Last minute food nel bolognese, il singolare movimento Freeganism in Gran Bretagna… Provocazioni, che tuttavia fanno pensare. E pensare spesso porta a migliorarsi, a migliorare tutti insieme.

Rifiuti Preziosi, mostra polisensoriale sull’arte del riuso

Come ridurre gli sprechi con il Last Minute Food

Freeganism: rovistare tra i rifiuti in nome di un ideale